mercoledì 12 dicembre 2018

Io penso e Io Puro

Quesito: Qual è la differenza tra l'Io Penso di Kant e l'Io puro di Fichte?

Risposta: L'Io penso di Kant è essenzialmente "Funzione". E' legge - anzi la legge fondamentale - del soggetto quando conosce. E' legge sintetizzatrice. Per questo motivo esso non ha consistenza ontologica.
Inoltre l'io penso è limitato, cioè trova un confine nel sensibile (nell'intuizione sensibile).
L'io puro invece è un ente avente quindi consistenza ontologica. In Fichte è addirittura un "SuperEnte" perché  si autocrea (autopone) e da esso si genera (si "crea") il mondo.
Per quest'ultimo attributo è bene ricordare che sia l'Io penso di Kant sia l'Io puro di Fichte sono essenzialmente "attività": l'uno attività finita, l'altro attività infinita.

mercoledì 11 aprile 2018

Il velo di maya in Schopenhauer

Quesito: Che cosa intende Schopenhauer quando parla del "Velo di Maya". Nella risposta si faccia un riferimento alla filosofia di Kant indicandone le differenze.

Risposta: Con Schopenhauer vi è un ritorno a Kant. Ma, se per Kant il fenomeno è ciò che il soggetto "vede" della realtà attraverso le leggi a priori, Schopenhauer identifica proprio per questo il fenomeno all'apparenza, considerandolo come illusione. Il mondo diviene perciò una rappresentazione del soggetto ed è per Schopenhauer simile ad un sogno. Egli riprende il concetto del "velo di maya", un velo dell'illusione che ottenebra le pupille dei mortali e mostra un mondo di cui non si può dire nè che esista nè che non esista.

martedì 10 aprile 2018

Napoleone conquista l'Europa

Quesito: Si spieghi come mai si può dire che Napoleone abbia radicalmente sconquassato l'assetto fisico-politico dell'Europa
Risposta: Perchè Napoleone era riuscito a sconfiggere militarmente gran parte degli stati europei che aveva poi occupato; con il blocco continentale aveva rivoluzionato i loro rapporti e le loro strutture economiche. Non bisogna dimenticare infine che le armate di Napoleone ebbero anche la funzione di esportare le idee della rivoluzione francese attivando i liberali e riformando gli apparati giuridici (codice penale e civile) dei vari popoli.

martedì 31 ottobre 2017

Socialisti e cattolici (extraparlamentari)

Quesito: Come mai i cattolici e i socialisti nei primi del '900 sono due forze extraparlamentari?

Risposta: I cattolici fino alla stesura dei Patti Lateranensi, (ma di fatto fino alla soppressione del "non expedit" del 1919), riterranno lo Stato italiano colpevole di un'indebita annessione dei territori papali durante la breccia "di Porta Pia" rifiutandone l'autorità; i socialisti invece ritenendo lo Stato italiano un prodotto del sistema politico liberale, (e quindi anche un prodotto del capitalismo), decisero di non prendere parte alla sua vita. La loro attività quindi si espresse al di fuori delle istituzioni.

martedì 17 ottobre 2017

processo di unità Italiana e tedesca

Quesito: Quali differenze si possono individuare tra il processo di unificazione Italiano e il processo di unificazione Tedesco (Prussiano).

Risposta: In Italia l'unione si ottenne con l'azione combinata di Mazzini, Cavour e Garibaldi. Il primo incitò il popolo e lo convinse che l'unità sarebbe stata un miglioramento generale della situazione politica e materiale degli italiani; il secondo preparò l'unione con la sua azione diplomatica e militare; il terzo la realizzò compiutamente organizzando, gestendo e incanalando l'"insurrezione".
In Prussia Bismarck dimostrò la potenza del suo imperatore Guglielmo I con la guerra franco-prussiana; la vittoria entusiasmò i principi che lo incoronarono "per diritto divino", escludendo da tale processo storico la componente popolare.

lunedì 2 ottobre 2017

Significato di Realismo

Quesito: Rispondi in breve: Può considerarsi Kant un Realista?

Risposta: Si può definire Realismo in filosofia quella posizione che considera la sussistenza (l'essere) e l'indipendenza sia del Soggetto sia del Mondo (Res).
Nella "Metafora del Lago" di Severino si descrivono tre posizioni (il Razionalismo, l'empirismo e il Criticismo) che si possono definire tutte "Realiste". (Credono cioè all'esistenza della "superficie" e all'esistenza del "fondo") Kant dunque si può considerare un realista anche se pensa che ill "mondo" in sé (cioè la cosa in sé) sia inconoscibile.

martedì 2 maggio 2017

Dialettica in Kant, Hegel e Marx

Quesito: Individua le differenze d'uso della parola "Dialettica" in Kant, Hegel e Marx. Spiega poi come mai proprio attraverso il termine dialettica (materialismo dialettico) si esprima la caratteristica fondamentale della filosofia di Marx, di essere cioè essenzialmente "prassi"

Risposta: In Kant  la Dialettica  è l'attività del pensiero che, mosso dall'esigenza dell'Assoluto, trasforma quelle che sono Idee della Ragione in oggetti reali e conoscibili avvolgendosi in ragionamenti sofistici e falsi e cadendo inevitabilmente in contraddizioni, In Hegel, la dialettica consiste nella struttura stessa dello Spirito, e quindi nel procedimento filosofico necessario per approdare al Vero. Hegel ne parla sulla base della sua idea di realtà come movimento dello Spirito del riflettersi in se stesso con ritmo triadico, in virtù del quale anche la dialettica risulta ripartita in tre momenti detti intellettivo, dialettico e speculativo. Marx riprese la dialettica nella sua filosofia, capovolgendola, trasferendola dalle idee alla storia, dai pensieri ai fatti; la filosofia di Marx è infatti una filosofia antiteoretica e impegnata, e la dialettica avrebbe fornito una giustificazione all'inevitabilità del passaggio dalla proprietà privata al comunismo. Tale passaggio si configura come momento storico reale (non solo speculativo), cioè come "fatto", nella sua realtà e concretezza.