venerdì 18 ottobre 2013

Libertà, autonomia, formalismo

Quesito: Spiega in un max di 12 righe la seguente affermazione che si riferisce al pensiero di Kant nella Critica della Ragion Pratica:
"Libertà", "autonomia" e "formalismo" sono inscindibilmente legati.

Risposta: La legge morale, l’imperativo categorico di cui parla Kant, fa scaturire come in una sorta di giudizio sintetico a priori la libertà giacché solo se si è liberi si può sentire l’esigenza morale. In altri termini l’uomo  trova la sua posizione privilegiata (il più alto essere in natura nella concezione kantiana) in quanto sa (sente) che la sua volontà è indipendente dalla legge naturale dei fenomeni. Ma la volontà è ugualmente e di più libera perché la legge morale è indipendente anche dai contenuti: nel senso che l’imperativo deve essere solo formale e cioè deve prescindere dai contenuti e valere sempre solo come forma (“devi perché devi”). E’ questo il cosiddetto formalismo dell’imperativo categorico che vede la necessità di prescindere da ogni contenuto che non può mai essere il suo motivo e la sua condizione determinante. Si aggiunga che la volontà, nella libertà data dalla legge morale, è capace secondo Kant di autodeterminarsi, di porre a se stessa, di per se stessa, la propria legge: è ciò che la rende autonoma, sottolineandone nel contempo responsabilità e intenzionalità.
Libertà, autonomia e formalismo dunque, sono in Kant inscindibilmente legati.

venerdì 11 ottobre 2013

Il trasformismo

Quesito: Il candidato in un massimo di 8 righe, dia la definizione di trasformismo indicando nel contempo gli esempi di questa pratica parlamentare che si possono trovare nella storia d'Italia.
Risposta: Il trasformismo è una pratica politica che consiste nell'utilizzare i voti di parlamentari di gruppi politici diversi allo scopo di indebolire l'opposizione. Questo metodo fu definito "malattia della politica" in quanto confuse la vita politica con gli affari personali; inoltre trasformò il parlamento in un miscuglio di idee politicamente diverse. Il primo esempio di trasformismo si manifesta nel 1852 con il "connubio" di Cavour. Successivamente si verificherà nel 1876 con la venuta di Depretis e continuerà con i suoi successori fino all'età Giolittiana.