Quesito: Perché Hegel scrive che il vero è l'intero? Come viene inteso l'assoluto sulla base di questo principio? Quale rapporto si stabilisce tra l'assoluto e i diversi aspetti della realtà? E infine cosa significa che la "sostanza è soggetto"?
1) Perché la realtà della pianta è la totalità dei suoi momenti e ogni singolo momento solo negandosi può affermarsi nella totalità. L'assoluto può essere inteso solo come risultato di un processo "che solo alla fine è ciò che è in verità", ovvero intenderlo come risultato vuol dire intenderlo come la totalità dei suoi momenti. Dunque il rapporto che si stabilisce tra l'assoluto e i diversi aspetti della realtà è un rapporto di necessità, per un'adeguata comprensione c'è bisogno di entrambi.
2) Questa espressione porta alle estreme conseguenze la posizione kantiana che considerava la sostanza una forma della conoscenza e non una realtà oggettiva. Una realtà che per Hegel non è statica, ma in divenire, da intendere come processo in cui ogni particolare rimanda a una totalità e proprio questa dinamicità è una delle caratteristiche dell'io (inteso come soggetto) hegeliano.
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