giovedì 23 gennaio 2014

Il Vero è l'intero.

Quesito: Perché Hegel scrive che il vero è l'intero? Come viene inteso l'assoluto sulla base di questo principio? Quale rapporto si stabilisce tra l'assoluto e i diversi aspetti della realtà? E infine cosa significa che la "sostanza è soggetto"? 

1) Perché la realtà della pianta è la totalità dei suoi momenti e ogni singolo momento solo negandosi può affermarsi nella totalità. L'assoluto può essere inteso solo come risultato di un processo "che solo alla fine è ciò che è in verità", ovvero intenderlo come risultato vuol dire intenderlo come la totalità dei suoi momenti.  Dunque il rapporto che si stabilisce tra l'assoluto e i diversi aspetti della realtà è un rapporto di necessità,  per un'adeguata comprensione c'è bisogno di entrambi. 

2) Questa espressione porta alle estreme conseguenze la posizione kantiana che considerava la sostanza una forma della conoscenza e non una realtà oggettiva. Una realtà che per Hegel non è statica,  ma in divenire, da intendere come processo in cui ogni particolare rimanda a una totalità e proprio questa dinamicità è una delle caratteristiche dell'io (inteso come soggetto) hegeliano.

Nessun commento:

Posta un commento